PaleDog Diet – Cambi di stagione
È arrivato l’autunno.
Le piante, con le loro foglie, cambiano colore, alcune di loro restano spoglie, e anche se quest’anno la temperatura è stata decisamente più da tarda-estate che da inizio-inverno, la Natura si è ben accorta che è arrivato l’autunno.
Mi avete chiesto come cambiare frutta e verdura in relazione alla stagione.
Voglio prendere spunto da qui per anticiparvi un argomento che tratterò in modo approfondito in un mio prossimo libro.
Il tuo cane, come ormai sai benissimo, è un predatore carnivoro (anche se a volte non si direbbe! Sembra più un membro della squadra “I pinguini di Madagascar: carino e coccoloso, ma quando si tratta di ottenere quel biscotto alle mandorle si trasforma in un soldato d’assalto), e come tale segue la ciclicità delle stagioni.
Sono infatti in atto in lui molti cambiamenti ormonali, indotti dal ciclo nictemerale, cioè dall’alternanza di ore di luce e di buio durante la giornata (è vero che purtroppo l’uomo influenza la secrezione di alcuni ormoni aumentando la luminosità con la luce elettrica, ma sono sicura che di questo possiamo farcene una ragione).
Al buio infatti prevalgono gli ormoni del recupero, del rilassamento (anche per il tuo jack russel, giuro!), dell’aumento della massa muscolare.
Il metabolismo rallenta (i bovari del bernese, derivando più dall’orso che dal lupo grigio, vanno in letargo…), ha lavorato tanto durante l’estate, ora il tempo serve più per ricostruire i muscoli danneggiati dalla frequente caccia che non a scattare agilmente.
Anche le prede sono meno disponibili: più nascoste, con i neonati ormai cresciuti e quindi più difficili da cacciare; quindi c’è meno cibo a disposizione.
Ricordati di questo, quando cerchi di farcire il tuo cane tipo tacchino a Natale con la scusa che “deve combattere il freddo!”.
- Primo: vive in casa, con il riscaldamento.
- Secondo: se ha freddo esistono cappotti e cappottini di ogni tipo e genere, anche autoriscaldanti con le batterie che si ricaricano a corrente.
- Terzo: non abiti in Antartide e il tuo cane non è una foca polare!
Uno degli ormoni più importanti per la salute del tuo cane è il cortisolo, secreto dalla ghiandola surrenale, che ha già di suo un ritmo circadiano (significa che viene prodotto e rilasciato nel sangue in modo diverso nei vari momenti della giornata).
Il cortisolo è l’ormone del combatti-o-fuggi: quando viene rilasciato prepara il corpo ad un combattimento o a una fuga, permettendogli di rendere al massimo in situazioni critiche e di affrontare un forte stress. Quando però è prodotto troppo spesso, cioè quando si passa da stress acuto (caccia) a stress cronico (sono sempre troppo attento, ho sempre paura-timore, non mi riposo mai), può crearsi un abbassamento delle difese immunitarie e una maggior facilità ad ammalarsi.
I ritmi circadiani sono regolati da un orologio biologico interno, che però è influenzato dalla temperatura ambientale, dalle ore di luce durante il giorno, dalle abitudini acquisite (passeggiata, pappa). Nel cane segue un ritmo simile a quello dell’uomo, con picchi dall’alba alle 9.30 (e via che lui è bello attivo per la passeggiata), si riduce fino alle 11.30, risale dalle 12 alle 13 (e tu che pensavi fosse solo viziato quando chiede da tavola… ma forse è solo il cortisolo… Sì sì, è il cortisolo, un cane viziato e l’allenamento dato dai nonni che allungano bocconcini!!!), per poi scendere gradualmente fino alla sera dove è ai minimi storici e permette una nanna tranquilla (a parte il picco dell’ora di cena).
Ci sono ormai molti test che valutano il cortisolo, sia dal sangue, che dalla saliva; vanno eseguiti prelievi seriali, a distanza di un numero di ore preciso (ricordati che è pulsatile, molto altalenante, un prelievo solo indica solo se in quel momento era alto o basso nel sangue, non ha alcun valore per diagnosticare morbi o patologie).
Purtroppo (o per fortuna) il fatto di utilizzare il riscaldamento e la luce elettrica e quindi prolungare artificialmente le ore di “primavera” nella giornata, può far sballare il ritmo circadiano di secrezione del cortisolo: alcuni integratori come la fosfatidilserina (50 mg/10 kg di peso) e la melatonina (1 mg/10 kg di peso prima di andare a dormire) possono riportare alla normalità la situazione, soprattutto nel cambio di stagione (hai presente lo stress da cambio dell’ora da legale a solare e viceversa?) o quando il tuo cane sembra dare l’impressione di scambiare il giorno per la notte (la sera è attivo, la mattina non ha voglia di alzarsi).
NB: Non dovrebbe esserci necessità di specificarlo, ma… Attento al gatto! Quello che ti ho descritto non vale per il simpatico felino. Ha un ciclo invertito: è un animale prevalentemente notturno.
La stagionalità di molti prodotti di frutta e verdura rappresenta ciò che è più adatto e migliore per l’organismo in quel determinato periodo. La cosa più corretta è proprio quella di rispettare l’uso della frutta e della verdura che in quel periodo matura.
Mi rendo conto che i mesi a cui stiamo andando incontro non brillano per varietà di frutta e verdura, ma tu varia comunque il più possibile gli ingredienti che metti nella ciotola del tuo cane.
Ricordati che la monotonia e la ripetitività degli ingredienti predispone moltissimo alle intolleranze alimentari: il corpo ha fatto il pieno di qualcosa, il corpo non lo vuole più.
Rispettare la stagionalità degli ingredienti porta con sé un sacco di aspetti positivi:
- Durante l’anno variare molto e in questo modo coprire ogni fabbisogno senza mai eccedere in nessuna sostanza, permette di tenere sotto controllo gli anti nutrienti, diversificando gli apporti. Un esempio di antinutrienti è l’albume dell’uovo crudo: contiene avidina, che blocca l’assorbimento della biotina. Ma non crea nessun problema al cane se mangia raramente le uova senza cuocerle. Se invece mangia uovo tutti i giorni facilmente questa sostanza si accumula e i problemi emergono.
- La frutta e la verdura che matura nel momento corretto non ha bisogno di “aiutini” chimici per crescere, ma segue i ritmi naturali della terra. È più ricca di vitamine e sali minerali, più resistente agli agenti esterni e ha meno bisogno di antiparassitari. Essendo prodotta in genere sul territorio (a km zero o quasi), è sotto stretto controllo dalle limitazioni legali, mentre spesso in paesi terzi (lontani dalla comunità europea) è legale l’utilizzo di sostanze o antiparassitari vietati in Italia perché considerati tossici.
- Il costo è nettamente inferiore: coltivare frutta e verdura fuori stagione costa molto, sia per il mantenimento delle serre, se coltivati in Italia, sia per i trasporti (spesso vengono da lontano). Fondamentale anche il rispetto del territorio e dei campi che sono utilizzati secondo rotazioni e cicli naturali.
Nel periodo autunno-inverno maturano:
- SETTEMBRE
Fichi, kiwi, lamponi, mirtilli, prugne
Barbabietole, bietole, carote, cavolfiori, cavoli, cicoria, coste, erbette, rucola - OTTOBRE
Melagrane, mele, castagne
Barbabietole, bietole, coste, catalogna, cavolo cappuccio, radicchio rosso, rucola, valeriana, verza, zucca - NOVEMBRE
Arance, cachi, kiwi, melagrane, mele, noci, pere, pompelmi
Barbabietole, bietole, broccoli, carciofi, cardi, cavolfiori, cavoli, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, finocchi, indivia belga, rapa, sedano bianco, zucca - DICEMBRE
Ananas, arance, mandarini, melagrane, mele, pere
Bietole, bietoline, broccoli, carciofi, cardi, cavolini di Bruxelles, cavolfiore, cavolo cappuccio, cicoria, finocchi, indivia, patate dolci, radicchio di Treviso, rape, scarola, sedano bianco, spinaci.
La clorofilla di cui sono ricchissime tutte queste verdure ha un forte effetto disintossicante: forse che la Natura ha previsto che il periodo invernale fosse il migliore per depurarsi, eliminando tossine e sovraccarichi derivati dagli eccessi dell’estate (dove c’era molto cibo, quindi molti prodotti del metabolismo in circolo)? E la frutta? Ricchissima di vitamina C, per affrontare i rigori dell’inverno.
Meglio non mettere nella stessa ciotola alimenti a foglia verde o barbabietole rosse, spesso ricchi di acido ossalico, e frutti di bosco, melagrana o agrumi, ricchi di vitamina C, che in contemporanea possono alla lunga creare disagi al tuo cane.
La melagrana è ottima e rinforzante, ma difficile da mangiare e i semini possono essere irritanti su molti intestini.
Il pompelmo agisce in modo molto incisivo sul fegato: è un epatoprotettore efficace e completamente naturale, soprattutto quando dato insieme al carciofo o al cardo.
Se il tuo cane è un novellino della dieta e non ha ancora fatto il primo controllo, rispetta gli ingredienti e le dosi che hai nella tua dieta.
Se invece è già in PALEODOG diet da almeno due-tre mesi e tutto procede bene, fai pure assaggiare al tuo cane tutti i vegetali che ti ho elencato, rispettando la FASE DEI TEST: se non lo hanno mai mangiato, aggiungine un cucchiaino (cane peso <10kg o cane anche grande ma con intestino sensibile) o un cucchiaio (cane peso >10kg) e valuta la sua reazione. Se tutto va bene, aggiungilo pure alla razione, sostituendo quell’ingrediente ad uno simile in tabella secondo queste proporzioni:
- Cavolini con broccolo,
- Radicchio con diete o verza,
- Cime di rapa con spinaci,
- Agrumi con le pere e voglio vedere come te la cavi con il pompelmo… va bene anche la spremuta,
- Cachi con le castagne o come extra, togliendo noccioli e buccia,
- Barbabietola rossa con mele, già, proprio con le mele: gli zuccheri, le fibre…
Attenzione alla mela cotogna: è troppo ricca di tannini per poter essere utilizzate nell’alimentazione del tuo cane.
In quest’ottica di “grandi pulizie autunnali” ricorda di inserire almeno un DIGIUNO di un pasto al mese, in modo da velocizzare il processo depurativo. Puoi far digiunare completamente il tuo cane, oppure dargli un osso da sgranocchiare per pulire i denti. Io a Memole preparo il brodo di ossa, tiepido e abbondante (dopo un’ora URGE portarla a far pipì)!
Il tuo cane preferisce il gusto dolce? Preparagli un infuso di “Unghia di gatto” (Fermo! Lascia stare il micio! E’ il nome di una pianta, la Uncaria Tomentosa. Voglio vederti se fai ancora il coraggioso se ti mando a prendere l’Artiglio del Diavolo!) e di Rosa Canina: sono immunostimolanti, proteggono il sistema immunitario e gli permettono di lavorare al meglio nei periodi più rigidi.
Dolcificalo poi con il miele di Mannuka, un antibiotico naturale e… addio raffreddore!